Il museo del trenino a Firenze

Firenze è una delle maggiori città d’arte del mondo, ma Firenze non finisce mai di stupire, Firenze è bella di giorno come di notte; Giotto, Brunelleschi, Michelangelo, Botticelli ecc. hanno regalato a questa città un potere magico di incantare i visitatori di tutto il mondo di riempirsi gli occhi di bellezza.

Dove si trova

Ma Firenze non è solo arte, da pochi anni è anche sede del più grande plastico ferroviario d’Europa, con i suoi 280mq, laddove c’era un vecchio cinema fallito da anni, ora ha trovato questo capolavoro ferromodellistico interamente in scala H0, ovvero 1:87.

Da Piazza Santa Maria Novella per raggiungere il lato sinistro del Lungo Arno, a metà strada, esattamente in Piazza degli Ottaviani 28 si trova il museo del trenino.

L’emozione di trovarsi di fronte a un vero capolavoro di amore verso il trenino, l’emozione di rimanere incantati di fronte a scene di vita quotidiana in scala, c’è anche la scena di un crimine perché al curatore del plastico piacevano i gialli. L’emozione di trovarsi dettagli tanto precisi e curati esprimono tutta la maestria artigianale e la passione per i treni.

Il percorso di visita inizia con l’esplorazione del plastico ferroviario, protagonista di una coreografia poetica di luci, suoni e proiezioni ideate con cura dallo studio milanese Karmachina, in collaborazione con il curatore Alberto Salvadori, per accentuarne la resa scenica.

L’atmosfera all’interno del plastico percorre tutte le fasi del giorno e della notte accompagnate da un sottofondo musicale jazzistico della tromba di Miles Davis restituisce al visitatore una esperienza unica tutta da ammirare, oltre 70 treni che vanno, vengono si fermano alle stazioni, ai semafori tutti guidati da una cabina di controllo reale e fedele all’originale, vedere le gallerie elicoidali per fare salite incredibili in poco spazio, ponti, fiumi, automobili, persone.

Insomma il Museo del Trenino a Firenze è un motivo in più per visitare Firenze, pur con tutta l’arte e la storia presente nella città; anche il plastico ferroviario è un’arte. Quindi una meta fiorentina assolutamente da non perdere che è pensata con attenzione al coinvolgimento di ogni membro della famiglia che trasforma il visitatore in uno spettatore privilegiato di un mondo affascinante che si evolve nel tempo.

Il museo è interamente accessibile a persone con disabilità. Per accedere al museo è presente una pedana che permette di superare tre gradini all’ingresso. Essendo un ex cinema, per salire al piano superiore è presente un ascensore e un montascale dove è possibile visionare un documentario su come è nato il plastico e sul lavoro ingegneristico per il trasporto da Scandicci all’attuale localizzazione.

La sorgente del Bacchiglione (VI)

Una risorgiva, o fontanile, è una sorgente di acqua dolce di origine naturale, talvolta fatta emergere dall’uomo, tipica dei terreni di piana alluvionale come la Pianura Padano-Veneta.

Dove si trova

Il fiume Bacchiglione nasce ai piedi delle Prealpi vicentine e percorre un ampio tratto della Pianura Padana, attraversando due grandi città, Vicenza e Padova. Sin dall’antichità ha rappresentato un’importantissima via di comunicazione e le sue acque sono state sfruttate per molteplici attività produttive e commerciali.

Il nome antico di questo fiume era “Edrone”, come menzionato per la prima volta negli scritti di Plinio il Vecchio nel I sec. d.C. mentre il nome attuale “Bacchiglione” potrebbe derivare dal verbo dialettale “bacajare” ovvero rumoreggiare, chiacchierare in continuazione, forse perché il gorgoglìo prodotto dall’acqua durante le piene è simile al vociare umano.

Nella Pianura Veneta, nell’area intorno a Dueville, le acque che scorrono in profondità incontrano strati di argilla impermeabile sempre più consistenti, che ne ostacolano il deflusso sotterraneo e che le “costringono” ad affiorare spontaneamente in superficie. In questo modo si formano le suggestive polle sorgive: piccoli avvallamenti in cui il perenne scaturire dei fiotti d’acqua origina un ruscello detto “di risorgiva”.  Alcune di queste polle, segnalate nella mappa delle Risorgive del Bacchiglione, sono visibili anche all’interno della nostra area! Scopri di più nella pagina “Visita le Risorgive”.

L’acqua delle risorgive ha diverse peculiarità: è limpidissima e, grazie alla sua temperatura costante (tra i 10° ed i 13°C), crea un microclima particolare perfetto per ospitare specie animali e vegetali non comuni nelle zone limitrofe.

Note sull’accessibilità

Come potete vedere lungo il percorso il terreno è ben battuto ed è abbastanza comodo per le persone in carrozzina. Ovviamente tutto cambia quando è bagnato.