Memoriale della Shoah a Milano

Per informazioni sul Memoriale della Shoah si veda il seguente link a cura di Incuriosire.it

Dove si trova

Informazioni da YesMilano Accessibile

Come arrivare coi mezzi pubblici
Metropolitane M2 e M3 (fermata Centrale) bus 90, 91, 92.
Per informazioni sull’accessibilità dei mezzi pubblici ATM:
http://www.atm.it/it/ViaggiaConNoi/Disabili/Pagine/atmperidisabili.aspx

Dove parcheggiare
E’ possibile parcheggiare sulle strisce blu lungo la via. Sono presenti due posti auto riservati ai titolari di pass disabili: uno situato a circa 50 m su via Ferrante Aporti, l’altro in via Soperga.
Per informazioni sulla viabilità e la sosta a Milano:
https://www.comune.milano.it/aree-tematiche/mobilita/servizi-per-le-disabilita

Informazioni per i visitatori
Visite guidate prenotabili all’indirizzo: prenotazioni@memorialeshoah.it
Per le scolaresche visite su prenotazione all’indirizzo: didattica@memorialeshoah.it
A disposizione dei visitatori è presente una carrozzina manuale
E’ disponibile un’ audioguida semplificata del Memoriale della Shoah di Milano, scaricabile attraverso un’app gratuita multilingue.

Ingresso
L’ingresso principale presenta porta scorrevole automatica di 185 cm.
Superato l’ingresso una rampa inclinata (pendenza 6,5%, corrimano su entrambi i lati) conduce al piano rialzato.

Accoglienza
Al piano rialzato si trovano:

  • il punto di accoglienza e informazioni
  • il guardaroba
  • uno spazio dedicato alle mostre temporanee.

Ascensore
Un ascensore collega l’area dedicata agli allestimenti permanenti del Memoriale al piano -1 e ha le seguenti caratteristiche:

  • larghezza porta 93 cm, interno cabina 152 x 151cm
  • pulsantiera in Braille e a rilievo h massima 95 cm
  • segnale acustico e visivo arrivo al piano.

Percorso Espositivo
Il Memoriale della Shoah (Binario 21) si trova nell’area della Stazione Centrale situata al di sotto dei binari ferroviari, area in origine adibita a carico e scarico dei vagoni postali. Vi si accede direttamente da via Ferrante Aporti. Tra il 1943 e il1945 fu luogo dove centinaia di deportati, furono caricati sui convogli diretti ai campi di concentramento.
Il percorso espositivo permanente inizia con la Sala delle Testimonianze: sei spazi dove vengono proiettate le testimonianze dei sopravvissuti alla deportazione; ogni sala è dotata di una breve rampa inclinata in metallo (pendenza 3%, larghezza 92 cm, corrimano a sinistra), all’interno della sala si trovano 15 sedute  (h 44 cm), e uno spazio riservato alle persone in carrozzina.
Sul muro sono posizionati pannelli dove si raccontano i fatti legati a questo luogo e le storie dei protagonisti.
Un dislivello (pendenza 2%) permette di raggiungere lo spazio che ospita il “Binario della Destinazione Ignota”, dove si trovano quattro vagoni originali che è possibile attraversare tramite brevi rampe poste ai lati (lunghezza 103 cm – pendenza 7%). Attraversati i vagoni, o percorsa una passerella in alluminio, si accede alla seconda banchina dove una ventina di targhe riportano le date e le destinazioni dei convogli. Lungo tutta la parete della banchina è posizionato il Muro Dei Nomi, dove si leggono i 774 nomi (per i primi 2 treni) di coloro che furono deportati dalla Stazione Centrale di Milano verso i campi di sterminio. Questa parte del percorso termina con il “Luogo di Riflessione”, uno spazio a forma troncoconica raggiungibile percorrendo una rampa elicoidale (sedute h 43 cm).
Al piano -1 raggiungibile tramite una scala elicoidale (27 gradini) o con l’ascensore si trova l’Auditorium, spazio dedicato a convegni e dibattiti.
Al piano inferiore il progetto prevede la creazione della Sala dei Memoriali, archivio della biblioteca soprastante (struttura a tre piani in acciaio e vetro) anch’essa in fase di realizzazione così come il bookshop che troverà spazio al piano rialzato.

Servizi igienici
I servizi igienici attrezzati sono collocati al piano -1 e al piano rialzato.
Il servizio igienico attrezzato situato al piano -1  ha le seguenti caratteristiche:

  • porta scorrevole larghezza 96 cm
  • antibagno con a battente di larghezza 90 cm e lavabo sospeso (spazio frontale 210 cm)
  • locale wc con porta a battente di larghezza 93 cm
  • lavabo sospeso (spazio frontale 90 cm) wc sospeso (h 50 cm, spazio frontale 70 cm, spazio laterale destro 24 cm, laterale sinistro 60 cm; maniglioni orizzontali su entrambi i lati e maniglione verticale sul lato destro).

I due servizi igienici attrezzati situati al piano rialzato, hanno le seguenti caratteristiche:

  • antibagno con porta a battente di larghezza 90 cm e lavabo sospeso (spazio frontale 210 cm)
  • bagno con porta a battente di larghezza 89 cm
  • lavabo sospeso (spazio frontale 127 cm) wc sospeso (h 50 cm, spazio frontale 137 cm, spazio laterale destro 90 cm, laterale sinistro 23 cm; maniglione orizzontale sul lato destro).
Milano città europea?

Caro Sig. Sindaco,

                                  scrivo questa lettera aperta in qualità di Presidente dell’Associazione Nazionale Turismo Open, associazione che si occupa di mappare e raccontare il patrimonio storico, culturale, artistico e paesaggistico del nostro meraviglio paese dal punto di vista dell’accessibilità, un’incredibile risorsa evidentemente poco valorizzata da poter essere visitata da tutte le persone, anche e soprattutto da chi, come me, è costretto a muoversi in carrozzina.

Essendo Presidente di una associazione che si occupa di barriere architettoniche, cerco di vedere e valutare soluzioni che trovano in altre città, italiane ed estere. Lo scorso anno sono andato a Parigi, e quest’anno sono andato a Madrid. Quando sono tornato a Milano, mi sono chiesto: ma possibile tanta differenza tra grandi città del mondo d europee e Milano? Milano è una città europea? La risposta la può trovare all’aeroporto JFK di New York e quello di Madrid; arrivato a NY mi sono trovato un corridoio lungo, in giallo con la scritta Benvenuto a New York tradotta in tutte le lingue del mondo e una carrellata di fotografie meravigliose di New York e dell’America; a Madrid in tutte le lingue d’Europa, a Milano Malpensa invece mi sono trovato in un corridoio lungo con la scritta Uscita ed Exit. E qui mi sono sentito a disagio. Nessuna appartenenza, nessun messaggio di benvenuto, neanche l’orgoglio patriottico tanto caro di questi tempi.

Il messaggio è forte: Milano è una città europea? La risposta è no. E non solo perché non c’è scritto da nessuna parte all’uscita dall’aeroporto; ma anche per la pulizia, la scarsa attenzione nella cura dei marciapiedi, per la mancanza di accessibilità agli edifici commerciali, ai trasporti pubblici, i troppi cantieri aperti rendono difficilissima la viabilità, strade fatiscenti, buche ovunque, pavé mal posizionato, binari del tram sollevati rispetto al passaggio pedonale, parcheggi selvaggi, mancanza di panchine per riposare le gambe, inadeguato numero di servizi igienici pubblici, materiale tramviario degli anni 30, realizzazione degli scivoli da marciapiedi poco curati e l’elenco potrebbe andare avanti.

Milano città europea? No, a Milano manca completamente la civiltà europea: le faccio un esempio? Una carrozzina che deve salire su un autobus, deve scomodare l’autista che deve scendere, alzare la pedana, chiedere permesso a tutti, sistema completamente antigienico, chiedere la fermata in cui scendere e a destinazione scendere e compiere in maniera inversa le operazioni. A Parigi, ma anche in Veneto tutto questo viene risolto attraverso un meccanismo idraulico incluso nel mezzo, il bus si abbassa e si estrae la pedana. Quando il passeggero con disabilità è salito, si chiude la pedana, l’autobus si alza e riprende la corsa. Quando si arriva a destinazione si preme il pulsante di avviso, e l’autista avvia la procedura senza dover uscire dal posto di guida.

Milano città europea? No. Sono nato a Milano, amo questa città, so che non è una città di passeggio, ma è una città di commercio e servizi. Costruendo passaggi pedonali si denaturalizza lo spirito con cui era stata concepita Mediolanum, una città di collegamento tra nord Europa e il sud. Leonardo stesso aveva capito che con la costruzione di canali si poteva sviluppare il commercio e i servizi, oltre che favorire la fabbrica del Duomo i cui materiali venivano presi dai monti comaschi.

E’ raro che smarrisca il senso dell’orientamento ovunque mi trovi, l’unico posto in cui mi perdo sa dove è? L’uscita della metropolitana gialla in Piazza Duomo con gli ascensori Possibile?. Il culmine che mi ha spinto a scrivere questa lettera è stata l’amara notizia dell’interruzione di tutti i servizi di ascensori per andare in piazza del Duomo con la metropolitana fino al 31/12/2024. Sa cosa significa questo? Impedire a persone in difficoltà o con semplici passeggini a fare shopping durante il periodo natalizio, a vedere le belle mostre di Palazzo Reale e via dicendo. Milano è una città europea? No! Devo continuare?

Antonio Capoduro